Un palestinese è stato ucciso nella notte su giovedì nella propria abitazione a Gerusalemme est da una unità speciale della polizia israeliana. Lo ha riferito la radio militare israeliana secondo cui l'uomo era sospettato di aver attentato alla vita del rabbino Yehuda Glick, un attivista di estrema destra.
Secondo la radio, il palestinese, armato, ha opposto resistenza alla cattura e gli agenti sono stati costretti a sparare. L'ucciso è un militante del jihad islamico che risiedeva nel rione palestinese di Silwan, a ridosso della Città vecchia di Gerusalemme. Nel frattempo il ministro della sicurezza interna Yitzhak Aharonovic ha chiesto rinforzi per la polizia di Gerusalemme. È stata decretata la chiusura della Spianata delle Moschee, nel timore di ritorsioni da parte di estremisti ebrei e di proteste palestinesi, puntualmente verificatesi. L'Autorità nazionale palestinese ha parlato di "dichiarazione di guerra".
Il Consiglio di sicurezza dell'ONU, riunito nella notte su giovedì a New York, ha ribadito la sua richiesta ad Israele affinché lo Stato ebraico congeli i previsti nuovi insediamenti nella zona araba di Gerusalemme.
Red.MM/ATS/ANSA/AFP/Swing
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