La giornalista americano-palestinese Shireen Abu Akleh, con ogni probabilità, fu colpita non intenzionalmente dal fuoco delle forze israeliane lo scorso 11 maggio. Tuttavia, le pessime condizioni del proiettile che l’ha uccisa non permettono di poter trarre conclusioni certe. Queste le conclusioni delle indagini degli esperti balistici americani, rese pubbliche ieri dal ministro alla difesa israeliano Benny Gantz.
Le reazioni non si sono fatte attendere. “Shirin è stata assassinata”, così si è espressa la famiglia della giornalista di Al-Jazeera, che si è detta incredula e che annuncia l’appello alle Nazioni Unite (ONU) e alla Corte penale internazionale (ICC). Anche l’Autorità nazionale palestinese del presidente Mahmoud Abbas si è detta stupita.
A pochi giorni dall’arrivo del presidente americano Joe Biden, il clima nella regione si è fatto rovente con accuse incrociate. Le autorità israeliane accusano i palestinesi, e questi i primi nonché gli americani.
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