Mondo

Gli USA omaggiano John Lewis

Il feretro del parlamentare afro-americano icona dei diritti civili esposto al Campidoglio dopo la cerimonia nella rotonda sotto la cupola

  • 28 luglio 2020, 15:05
  • 10 giugno 2023, 03:11

RG 12.30 del 28.07.2020: la corrispondenza di Emiliano Bos

RSI Mondo 28.07.2020, 15:07

  • Keystone
Di: Diem/RG

Le cerimonie in memoria di John Lewis, icona della lotta per i diritti civili negli Stati Uniti, hanno raggiunto la capitale Washington. Il Congresso, per la prima volta, ha reso omaggio al feretro di un parlamentare afro-americano. Lunedì nella rotonda sotto la cupola del Campidoglio che connette le due ali che ospitano i rami del Parlamento, i rappresentanti democratici e repubblicani, gli amici e i familiari si sono riuniti per una cerimonia in onore dell'ex rappresentante della Georgia morto il 17 luglio all'età di 80 anni. In seguito la bara è stata esposta al pubblico in cima alla scalinata della facciata est dove i cittadini potranno rendergli visita fino a martedì sera.

L'ultimo dei Big Six

La serie di commemorazioni in onore dell'ultimo dei cosiddetti Big Six (i sei leader più influenti che tra gli anni Cinquanta e Sessanta guidarono il movimento non violento per i diritti civili) si concluderà giovedì ad Atlanta con la sepoltura dopo una cerimonia privata nella chiesa battista di Ebenezer, dove aveva officiato Martin Luther King.

Il passaggio del feretro sul ponte Edmund Pettus teatro delle marce da Selma a Montgomery nel 1965

Il passaggio del feretro sul ponte Edmund Pettus teatro delle marce da Selma a Montgomery nel 1965

  • Keystone

Il corteo funebre organizzato per ripercorrere la vita di John Lewis è partito domenica da Troy (la città dell'Alabama dove era nato il 21 febbraio 1940) e in seguito ha raggiunto Selma. Una carrozza trainata da due cavalli neri ha trasportato il feretro attraverso il ponte intitolato ad Edmund Pettus (un politico ed ufficiale confederato, leader locale del Ku Klux Klan), dove il 7 marzo 1965 la polizia gli fratturò il cranio mentre si trovava alla testa dei 600 partecipanti alla famosa marcia contro la discriminazione razziale. Un cammino che John Lewis nel 2015, per celebrare il cinquantesimo anniversario della Bloody Sunday statunitense, aveva di nuovo compiuto, mano nella mano con Barack Obama, il primo presidente afro-americano nella storia degli Stati Uniti.

Addio a John Lewis, icona dei dirtti civili

Telegiornale 18.07.2020, 22:00

John Lewis negli anni Cinquanta, in qualità di presidente del Student Nonviolent Coordinating Committee, fu uno dei primi Freedom Riders, gli attivisti che viaggiavano sugli autobus insieme ai bianchi per contestare la segregazione. Venne picchiato e arrestato moltissime volte e rischiò di morire nel 1961, a Montgomery, in Alabama. Dopo gli eventi di Selma contribuì a organizzare la marcia su Washington per il lavoro e la libertà che il 28 agosto 1963 si concluse col discorso di Martin Luther King intitolato "I have a dream".

"Because of you, John"

Dal 1987 alla morte John Lewis è stato il rappresentante democratico del Distretto V della Georgia alla Camera. Era chiamato: "La coscienza del Congresso", come ricorda il corrispondente RSI Emiliano Bos che lo aveva incontrato alcuni mesi fa, subito dopo il voto sull'impeachment di Donald Trump. Il giorno del primo insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca, nel 2009, ricevette un biglietto dal neo presidente. Diceva semplicemente: "Because of you, John. Barack Obama". Due anni dopo fu insignito della medaglia presidenziale della libertà.

L'ultimo omaggio a John Lewis

Telegiornale 28.07.2020, 22:00

Ti potrebbe interessare