"Il livello di sorveglianza è stato accresciuto al Vaticano" a causa degli attentati e delle minacce terroristiche degli ultimi mesi in Europa. Lo ha detto mercoledì il nuovo comandante delle guardie svizzere, Christoph Graf.
“"Ciò che è successo a Parigi con Charlie Hebdo potrebbe succedere anche qui, e noi siamo pronti a intervenire per difendere Francesco", ha dichiarato in un’intervista al quotidiano "Il Giornale", nella quale ha precisato che proteggere il Pontefice non è un compito semplice, soprattutto considerando come Bergoglio "non ha paura di niente”: ama il contatto diretto con la gente, ma non un’eccessiva vicinanza delle guardie del corpo.
La collaborazione con la gendarmeria italiana rimane un fattore molto importante, spiega Graf, che conclude dicendo che il suo sogno come comandante "è di avere ancora guardie a disposizione in Svizzera, giovani che hanno voglia di venire qui a servire".
ZZ