Restano ancora tutte avvolte nel mistero le cause della sciagura aerea avvenuta sabato sulla penisola egiziana del Sinai, nella quale hanno perso la vita 224 persone, per lo più turisti russi che tornavano a casa dopo una vacanza a Sharm el-Sheikh. Sarebbero infatti stati ritrovati “elementi estranei alla struttura del velivolo” nell'area in cui giacciono i resti dell'aereo. A darne notizia è la Tass.
Si potrebbe trattare, in teoria, di frammenti di bomba, o di un missile, ma un'altra fonte sentita sempre dall'agenzia di stampa ufficiale russa invita alla prudenza, e non esclude che si possa esserei “materiale trasportato dai passeggeri”, come per esempio “attrezzature per l'immersione”.
A fare maggiore chiarezza sulla tragedia potrebbero essere le registrazioni e i dati custoditi nelle scatole nere, la cui analisi è iniziata martedì al Cairo. Intanto sempre martedì in giornata, si è anche appreso che un satellite statunitense ha individuato un “lampo di calore” in aria, nel momento del disastro aereo. Rimane quindi “aperta l'ipotesi di una possibile bomba” a bordo del velivolo.
ATS/ANSA/Red. MM