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Il più grande rimpatrio dal 1945

Il Regno Unito impiega oltre 40 velivoli per i clienti della fallita Thomas Cook... e fa arrabbiare Zermatt - Da un paese all'altro, condizioni diverse

  • 23 settembre 2019, 18:26
  • 9 giugno 2023, 16:09

RG 12.30 del 23.09.2019 La corrispondenza da Londra di Giancarlo Ciccone

RSI Mondo 23.09.2019, 18:23

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Di: pon/AFP

Il fallimento della Thomas Cook, l'agenzia che aveva inventato il turismo moderno a metà '800, è stato determinato in pochi giorni dalla richiesta dei creditori di trovare in pochi giorni ulteriori 200 milioni di sterline (246 milioni di franchi) e ha fatto scattare in Gran Bretagna la più grande operazione di rimpatrio dalla fine della Seconda guerra mondiale: il Governo britannico impiegherà una quarantina di velivoli per riportare a casa oltre 150'000 connazionali, al prezzo di un centinaio di milioni. Un'operazione che Londra ha chiamato "Matterhorn", con riferimento a un'altra risalente all'ultimo conflitto mondiale, ma il nome ha fatto insorgere Zermatt. L'ufficio del turismo della località vallesana scrive che "il governo britannico sa senza dubbio che Matterhorn è un marchio internazionalmente protetto, un simbolo di vacanze tranquille e di qualità" e che il Cervino nulla ha a che vedere con Thomas Cook.

Thomas Cook chiude

Telegiornale 23.09.2019, 14:30

La sorte degli altri 450'000 dipende da altri paesi e diverse filiali del gruppo. Gli svizzeri sono una novantina, 42 detentori di libretto ETI si sono annunciati al TCS. La Germania, che con 140'000 cittadini coinvolti è numericamente il secondo paese fra quelli maggiormente toccati dalla bancarotta, non prevede per esempio un dispositivo particolare.

RG 18.30 del 23.09.2019 La corrispondenza di Tomas Miglierina

RSI Mondo 23.09.2019, 20:30

Una direttiva europea garantisce ai viaggiatori che hanno già pagato il loro pacchetto di rientrare senza costi aggiuntivi. In ultima istanza, a dover pagare potrebbe essere l'assicurazione dell'operatore, che per i clienti tedeschi di Thomas Cook è la svizzera Zurich. La somma coperta potrebbe però non essere sufficiente, secondo un'associazione per la protezione dei consumatori. E mentre migliaia di scandinavi hanno visto cancellati i loro voli di rientro, belgi e olandesi hanno la garanzia di finire tranquillamente le loro vacanze, sicuri di non essere abbandonati su qualche spiaggia.

Britannici in coda in Grecia per essere riportati a casa

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La notizia preoccupa anche paesi interi, che di turismo vivono: in Grecia, dove i turisti toccati sono 50'000, per esempio per Creta Thomas Cook rappresentava una manna di 80-100 milioni di euro l'anno, mentre a Kos il 25% degli operatori lavorava con l'agenzia britannica. In Tunisia a inizio ottobre dovevano essere pagati 60 milioni di fatture per la stagione estiva e chissà se lo saranno. La Turchia applicherà un programma di credito a favore delle aziende locali colpite dal fallimento. Le 25'000 prenotazioni cancellate nel solo Egitto rendono l'idea dell'impatto che ci potrà essere sull'impiego anche negli alberghi di tutti questi paesi e non solo per i 22'000 dipendenti della Thomas Cook, il cui futuro è decisamente a tinte fosche.

Thomas Cook è fallita

Telegiornale 23.09.2019, 22:00

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