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"In Italia poteri squilibrati"

Il costituzionalista Carlo Fusaro: "Processo sulla presunta trattativa stato-mafia finirà in nulla"

  • 28 ottobre 2014, 17:10
  • 7 giugno 2023, 00:23
Carlo Fusaro insegna diritto pubblico comparato all'università di Firenze

Carlo Fusaro insegna diritto pubblico comparato all'università di Firenze

“In Italia c’è una sovraesposizione del capo dello Stato e uno squilibrio di potere in favore della magistratura inquirente, su cui occorre riflettere”. Carlo Fusaro, costituzionalista e docente all’Università di Firenze, spiega alla RSI come si è giunti alla prima volta di un presidente davanti ai giudici.

“La figura del capo dello Stato s’è evoluta in questi 20 anni nella direzione di una visibilità politica maggiore, che produce conseguenze come la deposizione di Giorgio Napolitano sulla presunta trattativa fra mafia e Stato, dopo le stragi del 1992-93", spiega il costituzionalista.

"Qualcosa di simile avvenne quando emerse il caso “Gladio”, l''organizzazione parallela operativa tra gli anni ’50 e’70, di cui Francesco Cossiga venne informato in veste di sottosegretario alla difesa. Rilanciare la vicenda nel 1992, quando ormai il “picconatore” sedeva al Quirinale, fu un pretesto per attaccarlo mentre stava tentando di riformare le istituzioni, procedura oggetto di forti opposizioni. Anche oggi Napolitano è la punta di diamante dei riformatori. Non credo, però, che l’obiettivo sia lui, se non indirettamente; piuttosto il fine è dimostrare che nessun potere può sottrarsi agli inquirenti”.

Massimiliano Angeli

Ascolta l'intervista al costituzionalista Carlo Fusaro

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