Il Governo cileno ha aggiornato domenica il bilancio degli oltre 200 incendi che hanno investito decine di migliaia di ettari di boschi e pascoli, da cui emerge che i morti sono ulteriormente saliti a 23. A queste si aggiunge una decina di dispersi. Lo stato di calamità è attivo in tre regioni (La Araucanía, Nuble e Biobío). Sette presunti piromani sono stati tratti in arresto. La ministra dell'Interno, Carolina Tohá ha segnalato che ci sono "1'429 persone senzatetto, ospitate in 32 rifugi", aggiungendo che l’Esecutivo sta valutando l'opportunità di introdurre il coprifuoco nelle zone colpite dall'emergenza "per proteggere le residenze evacuate".