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Israele colpisce Gaza

Lo Stato ebraico risponde al lancio di un razzo che ha provocato feriti alle porte di Tel Aviv. Le sirene d'allarme antimissili suonano nel sud del Paese

  • 25 marzo 2019, 19:05
  • 9 giugno 2023, 09:15

RG 18.30 del 25.03.19 - Michele Giorgio in diretta da Gerusalemme

RSI Mondo 25.03.2019, 19:45

  • reuters
Di: ATS/AFP/ludoC

L'esercito israeliano ha cominciato a colpire Gaza in risposta al razzo di questo lunedì mattina, che ha provocato sette feriti alle porte di Tel Aviv. Ad essere presi di mira – hanno reso noto le forze armate – sono "obiettivi terroristici di Hamas", che dal 2007 detiene il potere nella Striscia e che si è sempre rifiutato di riconoscere la legittimità dello Stato di Israele.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, da Washington dove ha incontrato il presidente statunitense Donald Trump, ha accusato il movimento islamista di essere l’autore del lancio missilistico, promettendo che avrebbe risposto con la forza. Hamas ha da parte sua negato di essere all’origine dell'attacco.

Dal Notiziario delle 11.00

RSI Mondo 25.03.2019, 12:28

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In serata è giunta la notizia di un raggiunto accordo per il cessate il fuoco: notizia che però è stata riportata solo da Hamas e non è stata confermata da Israele, mentre nel sud del Paese, al confine con la Striscia sono risuonati gli allarmi antimissile.

L’attuale escalation risveglia lo spettro di un nuovo conflitto fra lo Stato ebraico e Hamas, dopo i tre precedenti già combattuti sulla Striscia di Gaza.

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"Sovranità Israele alture Golan"

l presidente americano Donald Trump, parlando oggi a Washington con il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu alla Casa Bianca, ha detto di riconoscere il diritto dello Stato ebraico di avere la sovranità sulle alture del Golan, al confine con la Siria. Il presidente Trump è il miglior amico che Israele abbia mai avuto e ha mantenuto tutte le promesse che ha fatto, ha detto Netanyahu, definendo il riconoscimento americano della sovranità israeliana sul Golan un'altra "storica decisione".

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