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Kobane, i raid non bastano

I miliziani curdi perdono terreno mentre la Turchia esclude un suo intervento unilaterale

  • 9 ottobre 2014, 13:08
  • 6 giugno 2023, 23:35
Gli attacchi aerei si sono intensificati

Gli attacchi aerei si sono intensificati

  • reuters

I bombardamenti aerei lanciati nella notte dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti per appoggiare i miliziani curdi che combattono a Kobane non hanno impedito un rovesciamento di fronte in città. Le forze dell'autoproclamato Stato islamico (IS), costrette a ritirarsi mercoledì, sono tornate all'offensiva, riconquistando parte del terreno perduto.

Il ministro degli esteri turco, al termine di un incontro con il nuovo segretario generale della NATO, ha affermato che non è realistico aspettarsi un intervento unilaterale delle forze di terra turche. "Una volta che sarà deciso un intervento comune, la Turchia giocherà il suo ruolo" ha affermato Mevlut Cavusoglu.

Jens Stoltenberg ha però rilevato che la richiesta turca di creare delle zone tampone in Siria non è ancora stata discussa all'interno dell'alleanza.

sf/REUTERS/AFP

RG 18.30 del 09.10.2014 Il servizio di Silvia Piazza

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