L’uomo che dipinge la protesta

Il centro della metropoli Hong Kong, domenica, è stato nuovamente scenario di scontri molto violenti con le forze di sicurezza che hanno usato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere migliaia di manifestanti, scesi in strada per il quindicesimo fine settimana consecutivo di proteste antigovernative.

Nonostante il Governo filocinese guidato da Carrie Lam avesse vietato qualsiasi manifestazione per domenica, nel primo pomeriggio un fiume umano, composto anche da anziani, donne e bambini, si è riversato nelle strade sfilando pacificamente tra i grattaceli della Hong Kong Island.

Il clima di guerriglia è iniziato quando la parte estremista del corteo, formata da giovani e studenti, ha tentato l’avvicinamento alle sedi governative dell’ex-colonia britannica. I contestatori hanno iniziato a lanciare mattoni e bombe molotov provocando la dura repressione della polizia che ha causato diversi feriti.

Gli scontri avvengono perché da quando la città ex-colonia britannica è tornata sotto controllo della Cina nel 1997, gli hongkonghesi sono preoccupati del graduale azzeramento dei loro diritti civili e politici.

Come ad ogni weekend di proteste, anche la scorsa domenica, il pittore Perry Dino ha piazzata il suo cavalletto in mezzo alla manifestazione, per imprimere nella memoria degli Hongkongesi questo momento storico. L'artista, nella vita quotidiana insegnante di tecniche visive, ha scelto fin dal 2014, durante la rivoluzione degli ombrelli, questa particolare tecnica per supportare i suoi concittadini e le loro richieste.