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La Polonia guarda oltre l'UE

Intervista al vice primo ministro Mateusz Morawiecki presente al WEF che annuncia riforme in campo economico

  • 23 January 2016, 14:16
  • 7 June 2023, 14:56
Mateusz Morawiecki

Mateusz Morawiecki

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La Polonia, paese agitato dalle proteste interne e dalle tensioni con l'UE per le prime decisioni adottate dal neo Governo conservatore, si appresta a lanciare grandi riforme economiche. Lo annuncia ai microfoni RSI il vice primo ministro e ministro dello Sviluppo Mateusz Morawiecki intervistato al Forum economico di Davos.

Tra gli obiettivi c'è quello di trovare nuovi mercati per le esportazioni polacche che all'80% finiscono in paesi UE. "Pensiamo che sia troppo - afferma il 47enne con alle spalle diversi arresti a fine anni Ottanta a causa della sua opposizione al regime comunista -. Vogliamo diversificarci. Sosterremo i nostri esportatori che si orientano verso l’Estremo oriente, l’America latina, il Nordamerica. Mercati molto attraenti, verso i quali stanno andando alcuni nostri esportatori. Però hanno qualche difficoltà nel allargare il loro business in modo significativo. Adotteremo una strategia simile a quella dell’Agenzia per l’esportazione tedesca, o francese, per sostenerli nel trovare nuovi recettori dei loro beni e servizi".

A Davos, l'ex banchiere è arrivato anche per lanciare messaggi alla finanza internazionale. "Posso rassicurare tutti gli investitori: creeremo delle condizioni molto eque in Polonia. Penso che da questo punto di vista il Governo sarà migliore rispetto a quello precedente, in termini di investimenti".

Partecipando ai colloqui grigionesi Mateusz Morawiecki non ha avvertito scetticismo dopo che il paese è diventato un sorvegliato speciale dei Bruxelles. "Vedo molto scetticismo, ma a proposito della situazione geopolitica attorno a noi, come l’Ucraina, oppure a proposito della questione rifugiati. È il tema più discusso qui a Davos. E poi altri grossi temi quali il rallentamento dell’economia cinese, o il calo dei prezzi delle materie prime, che sta avendo un impatto su moltissimi paesi" rileva auspicando che la Polonia possa trovare un buon compromesso con l'Unione europea sulla questione dei rifugiati. "La Polonia è stato il secondo paese, dopo la Gran Bretagna, ad accogliere il numero più elevato di stranieri. Cittadini dell’Ucraina e della Bielorussia, soprattutto: 355'000 in totale".

Diem/RG

RG 12.30 del 23.01.16: l'intervista di Pierre Ograbek

RSI Mondo 23.01.2016, 14:34

Il nostro dossier: Occhi puntati su Davos

In piazza per la libertà

Migliaia di persone sono scese in piazza, sabato, a Varsavia e in alte città della Polonia per "difendere la libertà". Secondo i manifestanti questo valore è minacciato dai conservatori di Jaroslaw Kaczynski, al potere dallo scorso ottobre. "Non siamo dei rivoluzionari ma vogliamo solo preservare il nostro sistema democratico" ha detto il leader del Comitato per la difesa della democrazia Mateusz Kijowski alla testa del movimento civico spontaneo che si oppone ad alcuni controversi passi del governo. I movimenti di piazza sono una reazione a una serie di nuove leggi promosse dai conservatori che riguardano i media e altre istituzioni. Decisioni che inquietano anche Bruxelles.

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