Se in Gran Bretagna si dovesse nuovamente votare sull'uscita dall'UE, a spuntarla sarebbe il fronte a favore della permanenza. Questo almeno è quanto emerge dall'"Eurobarometro", sondaggio commissionato dal parlamento europeo, dal quale emergono altre interessanti tendenze.
Il 51% del campione interrogato si è pronunciato a favore del cosiddetto "remain". Solo il 34% resta per il No. Sono dati che vanno ovviamente presi con le pinze, perché si tratta di un sondaggio fatto su tutti i 28 Paesi dell'UE a cui hanno partecipato oltre 27mila e 500 abitanti, dunque circa un migliaio di cittadini per Stato.
Risultati contrastanti
In molti stati europei i movimenti populisti ed euroscettici sembrano guadagnare sempre più consenso, ma la fotografia che emerge dal sondaggio è in un certo senso sorprendente, per quanto contrastante: la grande maggioranza dei partecipanti ritiene positivo che il proprio paese faccia parte dell'Unione Europea ed è convinta di averne tratto molti benefici. Tuttavia il 50% dei cittadini UE è convinto anche che in questo momento l'Unione europea stia percorrendo una strada errata, mentre solo il 22% pensa che si stia sviluppando in maniera corretta. Malgrado l'avvento dell'euroscetticismo, in generale, solo il 17% dei cittadini europei se dovesse votare oggi sarebbe a favore del divorzio con l'Ue.
Gli "euroscettici"
L'eurobarometro evidenzia in particolare due paesi poco convinti della permanenza nell'Europa: la Repubblica Ceca ma soprattutto l'Italia. Qui nel caso si tenesse un referendum sulla permanenza o meno nell'UE, solo il 44% voterebbe per restare, è il dato peggiore registrato tra i 28.
Per quello che riguarda invece i paesi più entusiasti, spicca la Germania, dove addirittura l'81% del campione, alla domanda sulla soddisfazione rispetto all'adesione all'UE, ha affermato che si tratta di "una cosa buona".