Il premier Khalifa Ghwell, ostile al governo unitario di Fayez Sarraj, "ha lasciato Tripoli" ed è "tornato nella sua città natale a Misurata" secondo il Libya Herald, mentre il nuovo esecutivo formato nel quadro dell'intesa conclusa in dicembre sotto l'egida dell'ONU si è riunito oggi (venerdì) in una base navale della capitale. Vi era arrivato giovedì in nave proveniente dalla Tunisia, in una missione ad alto rischio volta a riprendere il potere in paese diviso fra opposte fazioni.
Non ha la fiducia del Parlamento legittimo insediato a Tobruk, ma le potenze occidentali contano su di lui per allontanare la minaccia dell'autoproclamato Stato islamico, che controlla in particolare Sirte, ex feudo di Muammar Gheddafi.
Un primo importante segnale di accettazione è giunto da dieci città dell'ovest della Libia (Sabratha, Zawiya, Zuwara e altre), che in un comunicato pubblicato su Facebook hanno espresso il loro sostegno a Sarraj, mentre finora riconoscevano l'autorità del Governo di Tripoli non riconosciuto dalla comunità internazionale.
pon/ATS