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L'ideologia dell'attentatore

Il 28enne autore della strage in Nuova Zelanda si rifà a una teoria diffusa negli ambienti di estrema destra. L'analisi di uno specialista francese

  • 17 March 2019, 12:49
  • 9 June 2023, 06:52

RG 12.30 del 17.03.2019: l'intervista di Lucia Mottini a Stéphane François, specialista francese delle nuove destre

RSI Mondo 17.03.2019, 13:48

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Di: Lucia Mottini/RG/sf

L'autore della strage di Christchurch aveva inviato pochi minuti prima della strage un testo di 74 pagine a diverse personalità, tra cui la premier neozelandese Jacinda Ardern.

Il testo, in cui spiega i motivi del suo gesto e si definisce "fascista", è intitolato "The great replacement", "La grande sostituzione". Alcuni hanno visto un'allusione a un libro pubblicato in Francia nel 2011 dallo stesso titolo e che espone una teoria di estrema destra.

Ma cosa dice questa teoria, quanto è diffusa e quanto teorizza il passaggio alla violenza? Sono le domande a cui ha risposto Stéphane François, specialista francese delle nuove destre del Gruppo società, religioni e laicità legato al Centro nazionale della ricerca scientifica.

Stéphane François, specialista nelle nuove destre

Stéphane François, specialista nelle nuove destre

  • www.gsrl-cnrs.fr

"È una tesi che è molto alla moda in questo momento negli ambienti di estrema destra e che è molto vecchia. Le prime teorie della "grande sostituzione" nel mondo anglosassone datano degli anni venti del secolo scorso. Già all'epoca il promotore - l'americano Lothrop Stoddard - aveva paura della crescita dei - così li definiva - "popoli di colore". Non ce l'aveva però quindi con gli arabi o con i musulmani. In Europa gli autori che hanno diffuso la teoria sono lo svizzero Gaston-Armand Amaudruz (morto lo scorso settembre, ndr) e il francese René Binet: due militanti nazisti che hanno sviluppato queste idee dall'inizio degli anni 50".

Ignorando i dati statistici e scientifici, questa teoria immagina la sostituzione dei bianchi da parte di altre popolazioni. Può darci qualche altro elemento che la caratterizza?

"Nelle prime formulazioni, negli Stati uniti come in Europa, vi è il rifiuto della mescolanza delle razze: la paura della decadenza genetica. All'epoca vi era questa idea molto forte della superiorità della razza bianca. Oggi - come scrive nel suo manifesto l'autore della strage di Christchurch - oltre a questa paura di decadenza genetica, c'è anche la paura della colonizzazione dell'Europa e della razza bianca da parte dell'islam. L'islam sarebbe una religione colonizzatrice che cerca di sottomettere l'Europa attraverso l'immigrazione e la fecondità delle donne."

L'autore del massacro fa riferimento alla Francia - ricordando anche la delusione per la sconfitta di Marine Le Pen alle presidenziali francesi. Cosa giustifica questo legame?

"Ho esaminato a fondo quanto ha scritto nel suo manifesto e devo dire che i suoi punti di riferimento sono soprattutto anglosassoni."

Ci sono dei movimenti o dei partiti - anche nel panorama democratico - che si ispirano alla teoria della "grande sostituzione" attualmente?

"Devo essere onesto: sono idee che si stanno diffondendo massicciamente e in Francia le ritroviamo ad esempio nella frangia più a destra dei partiti del Parlamento. Alcuni membri del partito dei Repubblicani non vi sono molto ostili, diciamo così. Sono molto presenti nel Rassemblement National, anche se Marine Le Pen non lo dice chiaramente: e questo perché da alcuni anni sono entrati nel partito dei quadri fautori del ripiegamento identitario, promotori di questa teoria."

Questa ideologia deve necessariamente sfociare in atti violenti?

"Sì, questa ideologia contiene implicitamente un lato violento. I promotori di questa teoria si presentano come dei resistenti alla colonizzazione. Quindi, se c'è colonizzazione c'è un atto di resistenza: e per resistenza, si intende chiaramente prendere le armi. Da qualche anno in Francia ci sono dei casi concreti, ad esempio da parte di un gruppuscolo di estrema destra disciolto la scorsa estate.

In Francia la violenza è teorizzata da un vecchio militante d'estrema destra morto recentemente: Guillaume Faye. Era il teorico della nuova destra con Alain de Benoist. Faye dalla fine degli anni 90 ha pubblicato dei libri estremamente polemici i cui titoli sono espliciti: Perché combattiamo; La colonizzazione dell'Europa; e l'ultimo: La guerra civile razziale."

C`è un legame, ci sono dei contatti tra i diversi movimenti e individui che seguono questa ideologia o sono contatti puramente virtuali?

"Ci sono dei contatti concreti. Guillaume Faye per esempio, il principale teorico francese, era invitato regolarmente negli Stati Uniti. I suoi libri erano tradotti in inglese, mentre di solito gli anglosassoni stentano a tradurre dal francese perché ritengono di avere sufficienti specialisti nei diversi settori. Invece tutti i libri recenti di Guillaume Faye su questi temi sono stati tradotti in inglese e sono disponibili, discussi e citati negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e altrove. Quindi non è tutto virtuale, ci sono contatti concreti.

La violenza dell'attentato mostra che c'è una radicalizzazione di questi militanti. Sono molto pessimista. Penso che succederà ancora."

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