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"Lo scambio era posizionato male"

Il procuratore Domenico Chiaro: "Stiamo verificando l’ipotesi dell’errore umano" per il treno ad alta velocità deragliato a Lodi giovedì mattina

  • 6 febbraio 2020, 22:31
  • 9 giugno 2023, 21:51
Il treno ad alta velocità deragliato a Lodi

Il treno ad alta velocità deragliato a Lodi

Di: ANSA/ATS/EnCa/FD

Gli investigatori italiani sono ancora al lavoro per capire le cause che hanno portato al deragliamento, a Lodi, del treno ad alta velocità Milano-Salerno, uscito dai binari alle 5.35 di giovedì6 febbraio mentre viaggiava a 300 km/h, quasi il massimo consentito. Per i due macchinisti, un 51enne e un 59enne, non c'è stato modo di salvarsi. Sono stati sbalzati fuori dal Frecciarossa e sono morti sul colpo: un corpo è stato trovato non lontano dalla motrice, l'altro a una cinquantina di metri di distanza. I feriti sono 31.

Intanto sui giornali italiani iniziano a trapelare informazioni provenienti da fonti investigative; si parla di "uno scambio trovato in posizione errata, aperto invece che chiuso". Il Frecciarossa è "deragliato all'altezza di uno scambio che doveva essere posto in una certa posizione e così non era", ha dichiarato giovedì pomeriggio il procuratore della Repubblica di Lodi, Domenico Chiaro. Uno scambio, a meno di un chilometro prima di dove si è arrestato il treno continuando la sua corsa per inerzia, dove erano stati eseguiti lavori di manutenzione nella notte e fermati poco prima, intorno alle 5 del mattino. Sarebbe stato sostituito un 'deviatoio', ovvero un pezzo dello scambio stesso. "Stiamo verificando l’ipotesi dell’errore umano". "L'ipotesi di attentato - aggiunge Chiaro - è assolutamente destituita di ogni fondamento".

Toccherà alla procura di Lodi, che indaga a carico di ignoti "per omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose", accertare le responsabilità per un disastro che non colpisce solo il treno deragliato ma le decine di migliaia di persone che ogni giorno viaggiano sull'alta velocità, per un Paese che ha sempre ritenuto i treni, e in particolare quelli dell'alta velocità, dei mezzi sicurissimi e sui quale non si può lasciare che aleggi un'ombra.

Il treno, lo ricordiamo, è deragliato all'altezza di uno scambio a Ospedaletto Lodigiano (Lombardia), dove si trova un edificio della manutenzione. A bordo il panico, in molti temevano di morire. Non sanno che la motrice è appena deragliata e - grazie ai sistemi di sicurezza - si è staccata dal resto del convoglio. Dopo aver urtato due carri della manutenzione parcheggiati su un binario adiacente e aver colpito l'angolo dell'edificio il locomotore ha terminato la sua corsa.

Il resto del treno è rimasto sulla sede ferroviaria anche se completamente fuori dai binari, la seconda carrozza girata su un fianco. È quello - insieme al fatto che le prime carrozze fossero quasi vuote - che alla fine fa stilare un bilancio che, seppur grave, è minore di quello che ci si può aspettare da un evento del genere: 2 morti e 31 feriti, nessuno dei quali in gravi condizioni.

"Poteva essere una carneficina" dice il prefetto di Lodi, Marcello Cardona, tra i primi a giungere sul posto. Quando i vigili del fuoco sono arrivati, a 15 minuti dal deragliamento, gli occupanti del treno erano già usciti con le loro gambe, tranne uno, un pulitore, che ha un arto fratturato.

In una regione che ancora non ha smaltito il dramma dell'incidente di Pioltello, che due anni fa costò la vita a tre persone, ora si lavora per capire il motivo per cui un treno nuovissimo, una delle eccellenze del trasporto ferroviario italiano, sia potuto uscire dai binari.

Deragliamento Frecciarossa, colpa forse di uno scambio

Telegiornale 06.02.2020, 21:00

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