L'autoproclamato Stato islamico (IS) per il momento ha perso solo 700 chilometri quadrati dei 55'000 che ha conquistato nel 2014. Lo ha comunicato sabato il Pentagono. “È una piccola percentuale”, ha ammesso il suo portavoce, John Kirby, precisando tuttavia che le zone riprese dalle forze curde sono dei luoghi strategici, città e zone popolate.
Gli jihadisti “omai sono sulla difensiva” e non tenteranno di invadere ulteriori territori, spiega il contrammiraglio. Il fatto che l’IS recluti dei bambini è, secondo lui, un chiaro segno di una carenza di effettivi.
I bombardamenti della coalizione internazionale, circa 2'000 dall’8 agosto scorso, avrebbero fatto perdere all’organizzazione islamista “milioni di dollari” di profitto della vendita di petrolio e, secondo alcune fonti militari, avrebbero ucciso 6‘000 suoi membri.
“Malgrado questi segni di progresso”, conclude Kirby, “l’IS rimane una grande forza in Iraq e Siria. Abbiamo sempre detto che sarà una guerra lunga”.
ats/ZZ