“Una decisione giusta” ma che “non risolve tutto e non può certo sostituire lo sforzo per le riforme che servono per aumentare la crescita ed spingere la competitività”. Ha commentato così la decisione della Bce, da Davos, l'ex presidente della commissione europea Manuel Barroso. “Sono fiducioso che bloccherà la deflazione e quindi spingerà la crescita”.
La direttrice generale del Fondo monetario internazionale (Fmi), Christine Lagarde, plaude alle misure adottate dalla Bce ma - avverte - è centrale che siano sostenute da azioni politiche “ampie e tempestive, non ultime le riforme strutturali”.
“Si tratta di finanziamento statale attraverso la banca centrale, illegale e non solido”. Questo il pensiero del presidente dell'istituto economico tedesco Ifo, Hans-Werner Sinn, alla decisione di Draghi sul quantitative easing. Secondo Sinn si tratta di un procedimento “proibito dall'articolo 123 dei trattati europei, che ha bisogno di un chiarimento attraverso la corte costituzionale tedesca”.
Red.MM/ATS/sdr