I governi europei e turco smentiscono, ma la Commissione insiste. È giallo attorno al presunto accordo tra UE e Turchia sul piano d'azione che dovrebbe fare da argine alle ondate di migranti sulla rotta balcanica e a Bruxelles crescono le incertezze.
Da Ankara, il portavoce del partito Akp del presidente Recep Tyyip Erdogan sostiene che nessuna intesa è stata ancora raggiunta con l'UE. E il ministro degli Esteri Feridun Sinirlioglu definisce il documento nulla più di una “bozza” specificando che il punto sulle misure di sicurezza è “sbagliato”.
A Bruxelles una fonte di altissimo livello del Consiglio europeo conferma che “è vero che non abbiamo un accordo”, definendo il piano di azione discusso giovedì dai capi di Stato e di Governo dei 28 “più una dichiarazione di buona volontà che un accordo”. Ma il portavoce della Commissione insiste nell’affermare che da “giovedì c’è un accordo”. Accordo che in verità sembra invece ben lontano anche dal punto di vista finanziario, per altro non discusso dal summit di giovedì, durante il quale sono state sollevate, da ambo le parti, dubbi e perplessità di ogni tipo sul piano d’azione.
Red.MM/ATS/Swing