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"Niente di sbagliato in me"

Nessun pentimento per Roof che uccise nove afroamericani a colpi di pistola in una chiesa di Charleston

  • 4 January 2017, 23:46
  • 8 June 2023, 00:46
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I giurati hanno definito il suo gesto come "crudele e calcolato"

I giurati hanno definito il suo gesto come "crudele e calcolato"

  • Keystone

Dylan Roof, che nel giugno del 2015 uccise nove afroamericani a colpi di arma da fuoco in una chiesa di Charleston, è ricomparso mercoledì in aula per la definizione della pena e ha ribadito che "Non c'è niente di sbagliato in me a livello psicologico", causando il disappunto dei suoi avvocati che lo avrebbero voluto ritrarre come "prigioniero delle sue illusioni".

Il 22enne, reo confesso, rischia la pena di morte in quanto giudicato colpevole di omicidio e crimine d'odio dai giurati che, un mese fa, hanno impiegato solo due ore di camera di consiglio per decidere, definendo il suo gesto come "crudele e calcolato".

Il 17 giugno 2015 entrò armato di una pistola nella Mother Emanuel Church, dove si stava svolgendo un incontro di studio sulla Bibbia. Fingendo di essere interessato alla riunione, fu fatto sedere accanto al reverendo Clementa Pickney, una delle vittime, poi sparò contro tutte le persone sedute attorno al tavolo, non lasciando scampo a nessuno.

L'episodio scatenò un'ondata di indignazione visti i connotati razzisti della strage.

AFP/AnP

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