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Nobel contro il Governo Zuma

Il Sudafrica nega l’ingresso al Dalai Lama; criticata la dipendenza dalla Cina

  • 27 settembre 2014, 07:48
  • 4 settembre 2023, 20:34
Il Dalai Lama divide

Il Dalai Lama divide

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Contro il divieto di ingresso del Dalai Lama in Sudafrica tre premi Nobel, tutte donne, hanno deciso di disdire la loro presenza al Summit internazionale per la pace, previsto dal 13 al 15 ottobre a Città del Capo. Una decisione che non è passata inosservata, e che ha innescato in poco tempo un’accesa polemica.

Ai nomi dell’attivista americana Jody williams, dell’avvocato iraniana Shirin Ebadi e della pacifista liberiana Leyman Gbowee, potrebbero aggiungersene presto altri, per rimarcare l’inaccettabile ennesimo diniego del visto dal leader spirituale tibetano da parte del Governo di Jacob Zuma.

E’ business, Mr Lama, niente di personale”: non ha usato mezze misure J.Brooks Spector, diplomatico americano e ora editorialista in Sudafrica. In fin dei conti, il nodo è quello: la massiccia invasione di capitale cinese nell’economia della nazione arcobaleno e la sua conseguente sudditanza politica. Non a caso all’indomani della notizia dell’annullamento del viaggio del Dalai Lama verso la Mother City, il portavoce del Ministro degli esteri cinese aveva elogiato il Sudafrica: “confidiamo continui a mantenere questa corretta posizione di supporto alla Cina rispetto alla questione del Tibet”.

La sindaca di Città del Capo, Patricia de Lille, ha sollecitato la presenza di tutti gli invitati al convegno, che si terrà nel paese in occasione dei 20 anni della sua ritrovata democrazia, sostenendo: ”Assicuriamo che se il Governo non cambierà idea, l’esclusione del Dalai Lama non passerà inosservato”.

Anche i due premi Nobel per la pace sudafricani ancora in vita hanno sollecitato la partecipazione all’evento. Per Frederik De Klerk, ultimo presidente bianco del Sudafrica dell’apartheid e insignito dell’onorificenza per l’impegno per la pace assieme a Nelson Mandela nel 1993: ”Il boicottaggio di un summit mondiale cosi importante è il peggior modo per esprimere una giusta protesta”. Dello stesso avviso pure l’arcivescovo emerito Desmond Tutu, che già in occasione dei due precedenti ingressi negati al Dalai Lama, aveva definito il Governo Zuma addirittura “peggiore” di quelli dell’apartheid.

Lorella Beretta

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