Patto fra Sanchez e Iglesias

Il premier spagnolo ad interim, il socialista Pedro Sanchez, e il leader di Podemos Pablo Iglesias hanno firmato e presentato lunedì un dettagliato accordo di Governo di una cinquantina di pagine, che prevede fra le altre cose un aumento delle imposte per le fasce più ricche della popolazione e per le imprese e un incremento del salario minimo, mantenendo un accento sociale e femminista.

L'intesa, che concretizza l'impegno di massima sottoscritto il 10 novembre, è un ulteriore passo verso la formazione di un Esecutivo di coalizione, a due mesi dalle elezioni del 10 novembre. Un Esecutivo di minoranza (155 deputati su 350) che per superare il voto di fiducia, che secondo i media iberici potrebbe essere messo in calendario fra il 2 e il 5 gennaio, avrà bisogno di appoggio esterno. Se quello di una formazione nazionalista basca è garantito, proseguono da settimane le trattative con la sinistra indipendentista catalana dell'ERC. La questione potrebbe risolversi dopo che l'avvocatura di Stato ha preso posizione favorevolmente sulla questione di Oriol Junqueras, condannato a 13 anni di carcere ma che per la giustizia europea doveva beneficiare dell'immunità di europarlamentare. L'autorità giudiziaria indipendente ha chiesto alla Corte suprema che il politico possa uscire dalla prigione per assumere il suo mandato.