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Per i Balcani l'Europa è lontana

L'UE in Slovenia non fissa i tempi per un'adesione di sei Paesi interessati: Albania, Kosovo, Serbia, Macedonia del Nord, Bosnia e Montenegro

  • 6 ottobre 2021, 18:43
  • 10 giugno 2023, 14:52

Notiziario 17.00 del 06.10.2021 La corrispondenza di Tomas Miglierina

RSI Mondo 06.10.2021, 20:21

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Di: AFP/pon

Sei Stati dei Balcani occidentali continuano a non vedere una prospettiva concreta di adesione. Riuniti a Kranj in Slovenia, i leader dell'UE hanno cercato di rassicurarli, garantendo "un sostegno inequivocabile" e ribadendo la volontà di integrarli in cambio di riforme che li portino a soddisfare gli standard dei Ventisette, ma non sono stati capaci di dare un segnale credibile riguardo alla ripresa e ai tempi del processo di allargamento, che permettano di concretizzare la promessa di accoglierli un giorno, formulata ormai 18 anni fa.

I Paesi in questione non si trovano tutti nella stessa posizione: Montenegro e Serbia sono quelli più avanti nelle tappe verso l'adesione, avendo già avviato negoziati, Albania e Macedonia del Nord attendono di partire ufficialmente con le trattative mentre Bosnia e Kosovo sono potenziali candidati.

Funzionamento già difficile a 27, a 33 sarebbe ancora più complicato

Funzionamento già difficile a 27, a 33 sarebbe ancora più complicato

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Fra i Paesi già membri, tuttavia, ci sono divergenze: se qualcuno (la Slovenia per esempio) voleva un impegno con scadenza al 2030, una parte teme ancora di prendere una decisione affrettata, come - a posteriori - quella che ha portato all'ingresso di Romania e Bulgaria nel 2007. Olanda, Francia e Danimarca la parola allargamento non avrebbero nemmeno voluto metterla per iscritto nella dichiarazione finale. Senza considerare che il funzionamento dell'Unione, già difficile a 27, si complicherebbe ulteriormente a 33, come ha sottolineato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

La Serbia di Aleksandar Vucic ha già avviato trattative. Fra i nodi da sciogliere, quello del riconoscimento del Kosovo

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Ci sono, inoltre, le questioni bilaterali irrisolte: il Kosovo non è ancora riconosciuto, oltre che dalla Serbia, anche da cinque Stati membri. La Spagna, che è uno di questi, non vuole per esempio incoraggiare l'indipendentismo catalano. Risolta la disputa sul nome con il vicino greco, la Macedonia del Nord ha invece ancora contenziosi con la Bulgaria.

Gli attuali 27 membri

Gli attuali 27 membri

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I sei aspiranti si devono così accontentare della promessa di essere sempre più integrati nel mercato interno, dell'abolizione del roaming telefonico e di investimenti per 30 miliardi di euro in sette anni. Se Bruxelles continuerà a tergiversare e a non fornire una prospettiva concreta, ha però avvertito il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, c'è il rischio che altri attori aumentino la loro influenza nella regione: alla finestra ci sono la Russia, tradizionale amica di Belgrado, la Turchia e anche la Cina, che rappresenta l'8% degli scambi commerciali della regione (l'UE il 70%) e che negli ultimi anni ha prestato ingenti somme per progetti di rinnovamento delle infrastrutture.

UE, Balcani ancora lontani

Telegiornale 06.10.2021, 22:00

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