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Pugno di ferro in Kazakistan, Mosca invia truppe

Il presidente Tokayev ha chiesto l'intervento militare russo per reprimere le proteste contro il rialzo dei prezzi. Proclamato lo stato di emergenza - "Morti e feriti"

  • 5 January 2022, 23:21
  • 23 June 2023, 13:07
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Notiziario 23.00 del 05.01.2022

Notiziario 06.01.2022, 00:10

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Di: ATS/M. Ang.

La Russia e i Paesi della CSTO (Organizzazione del trattato per la sicurezza collettiva, che raggruppa sei ex Stati sovietici) invieranno una "forza di pace" in Kazakistan. Lo ha annunciato su Facebook il presidente dell'alleanza, il premier armeno Nikol Pashinyan, spiegando che sarnno inviate "forze di pace collettive" per un "tempo limitato per stabilizzare e normalizzare la situazione nel Paese" causata da "interferenze esterne".

Tokayev: "Intendo agire nel modo più duro possibile"

La richiesta di aiuto ai Paesi alleati era giunta dal presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev che ha promesso una risposta "dura" ai disordini in corso nel Paese, dove da giorni si tengono proteste senza precedenti contro il rialzo dei prezzi del gas. "Come presidente, sono obbligato a proteggere la sicurezza e la pace dei nostri cittadini, a preoccuparmi dell'integrità del Kazakistan", ha detto Tokayev parlando in russo alla televisione kazaka e aggiungendo che intende "agire nel modo più duro possibile".

Stato d'emergenza in tutta la nazione

Tokayev, che oggi (mercoledì) ha accettato le dimissioni del Governo guidato dal primo ministro Askar Mamin, ha proclamato lo stato d'emergenza su tutto il territorio nazionale, dopo che la misura era stata decisa ieri ad Almaty e nel Mangistau, principale provincia petrolifera affacciata sul Mar Caspio, nell'ovest del Paese. Proprio da qui erano partite domenica le prime proteste, che si sono poi estese a macchia d'olio.

Il Paese, ha affermato il presidente, è sotto attacco da parte di gruppi terroristici addestrati all'estero. Alcuni "terroristi", ha aggiunto, sono penetrati anche nell'aeroporto di Almaty impossessandosi di cinque aerei, di cui uno straniero.

Le violenze: morti e feriti

Come già ieri, anche oggi la polizia kazaka ha lanciato granate stordenti sui manifestanti ad Almaty. Un gruppo di dimostranti ha fatto irruzione nel palazzo che ospita l'ufficio del sindaco della città, riferisce un giornalista dell'agenzia di stampa AFP sul posto. La polizia ha parlato di oltre 500 feriti civili, presentati come vittime di aggressioni di "estremisti e radicali", e ha denunciato assalti a negozi e uffici.

In realtà è impossibile appurare in modo indipendente quale sia il bilancio delle violenze, anche per un blocco quasi generale di Internet e della rete dei telefoni cellulari. Il ministero dell'interno parlava di 95 agenti feriti e 200 arresti fino alla sera di ieri. Mentre il ministero dell'interno ha indicato stasera che otto agenti delle forze di sicurezza sono rimasti uccisi e 317 feriti nelle violenze.

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