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Raffineria siciliana "aiuta" Mosca

Il complesso Lukoil di Priolo consente alla Russia di eludere le sanzioni americane, ne permette il passaggio verso gli USA e torna pure in Europa

  • 2 novembre 2022, 09:41
  • 24 giugno 2023, 01:06
La raffineria di Priolo

La raffineria di petrolio di Priolo, in Sicilia.

  • archivio Keystone/AP
Di: ATS/AFP/EnCa

È la raffineria siciliana della Lukoil a Priolo (in provincia di Siracusa) il passaggio che consente al greggio russo di aggirare le sanzioni americane per la guerra in Ucraina e di arrivare negli Stati Uniti, tornando a volte in Europa.

Lo rivela una indagine del Wall Street Journal, che spiega il tragitto del petrolio russo in un video. Le sanzioni americane prevedono una esclusione per il greggio "sostanzialmente trasformato in prodotto fatto all'estero". Una volta trasformato nella raffineria di Priolo, la seconda più grande d'Italia e la quinta in Europa, il petrolio russo diventa "prodotto italiano".

Così sbarca negli impianti della Exxon in Texas o in New Jersey in quelli della Lukoil, che negli USA ha 230 stazioni di servizio in undici Stati (in gran parte di proprietà di franchising individuali americane). Prima delle sanzioni, la raffineria di Priolo trattava il greggio proveniente da vari Paesi, ora il 93% arriva dalla Russia. Lukoil è la seconda società petrolifera russa.

Notiziario ore 10, 02.11.2022

Notiziario 02.11.2022, 11:08

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