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"Sì a legislative anticipate"

Maduro fa una concessione, ma ostenta ancora sicurezza. In piazza sia i suoi sostenitori che gli oppositori capeggiati da Guaidò

  • 2 febbraio 2019, 21:29
  • 9 giugno 2023, 06:46

RG 18.30 del 02.02.2019 La corrispondenza di Emiliano Guanella

RSI Mondo 02.02.2019, 19:55

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Di: pon/AFP/ANSA/Reuters

"L'Assemblea costituente (fedele al potere, ndr) chiede elezioni legislative anticipate a quest'anno (la naturale scadenza è il 2020, ndr) e anche io mi schiero in favore di questa soluzione": sempre più sotto pressione, Nicolas Maduro ha fatto una nuova concessione al dialogo parlando sabato davanti a migliaia di sostenitori radunatisi a Caracas, nel ventesimo anniversario della rivoluzione bolivariana del suo predecessore Hugo Chavez.

Nicolas Maduro non cede il potere

Nicolas Maduro non cede il potere

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Nel contempo, però, il presidente venezuelano continua a ostentare sicurezza, ribadendo di avere ancora il sostegno delle forze armate, malgrado la defezione di un generale dell'aviazione, secondo il quale Maduro stesso ha "due aerei pronti a partire per la fuga" e il 90% dell'esercito non sta con lui "ma con il popolo". Domenica scade l'ultimatum intimatogli da diversi paesi europei per indire nuove presidenziali, ultimatum che aveva subito respinto.

Juan Guaidò

Juan Guaidò

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"È rimasto da solo", ha insistito anche Juan Guaidò, proclamato dal Parlamento presidente ad interim e riconosciuto dagli Stati Uniti per primi e poi da diversi altri paesi. In suo favore hanno sfilato decine se non centinaia di migliaia di persone in diverse città del paese. Nel suo discorso, il giovane leader ha garantito che "una coalizione mondiale" si sta mobilitando per fornire aiuto umanitario ai venezuelani, stremati da crisi economica e inflazione alle stelle, e che tre punti di raccolta sono già stati organizzati oltre il confine con la Colombia, in Brasile e su una non meglio precisata isola caraibica. Alle forze armate ha chiesto di permettere a questi aiuti di passare la frontiera. Un nuovo raduno dell'opposizione è stato infine fissato per il 12 febbraio.

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