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"Salhi? Un camaleonte"

Così è stato definito l'autore della decapitazione di un uomo in un sito industriale vicino a Lione

  • 27 June 2015, 13:52
  • 7 June 2023, 08:11
Una vendetta o un atto terroristico?

Una vendetta o un atto terroristico?

  • reuters

Yassin Salhi, l’autore dell’attacco avvenuto venerdì mattina in un sito industriale nelle vicinanze di Lione, era, secondo un suo collega, “un lupo camuffato da agnello, un camaleonte”. I suoi vicini lo hanno dal canto loro definito “un uomo normale in una famiglia come tante”.

"Impossibile sorvegliare meglio"

La sorveglianza del 35enne da parte delle autorità per sospetti di radicalizzazione e frequentazione di ambienti salafiti è durata troppo poco e non è stata continua, ma, come dichiarato dalle autorità competenti, è “impossibile sorvegliare 24 ore su 24 le oltre 3'000 persone a rischio. Mancano gli effettivi per svolgere un compito di questo tipo”.

Per questa ragione solo 840 delle 4'000 persone segnalate dal pubblico sulla piattaforma adibita ad hoc sono state controllate regolarmente. Il problema è inoltre destinato ad aumentare, stando a quanto dichiarato dal premier francese Manuel Valls: “Non è finita qui. L’orrore è in agguato”.

Una vendetta personale o un gesto guidato dall’IS?

Intanto prosegue l’interrogatorio di Salhi, per cercare di comprendere se il suo gesto sia stato un atto isolato – una vendetta personale nei confronti del suo datore di lavoro – o se dietro alla macabra decapitazione vi sia l’IS, che pochi giorni fa ha invitato i musulmani ad attaccare gli “infedeli” durante il Ramadan.

RG/mrj

Dal TG12.30:

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