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Schengen “pietra miliare”

Sono passati 30 anni dalla firma del primo trattato che garantiva l’abolizione dei controlli d’identità

  • 13 giugno 2015, 17:55
  • 7 giugno 2023, 09:41
Juncker, Schulz e il premier lussemburghese Bettel (da sin.)

Juncker, Schulz e il premier lussemburghese Bettel (da sin.)

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Trenta anni fa 5 paesi europei (Germania, Francia, Lussemburgo, Belgio e Paesi Bassi) approvarono il trattato di Schengen sulla abolizione dei controlli alle frontiere. Oggi viene applicato ai valichi di 26 paesi fra cui la Svizzera.

Il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha sottolineato sabato durante una cerimonia nella capitale lussemburghese “che è stata una grande idea”. Il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, ha aggiunto che “occorre bloccare i tentativi di abrogazione del trattato”.

L’anniversario cade in un momento in cui le spinte protezioniste sono forti a causa del massiccio afflusso di profughi. Per Martin Schulz, “mezzo milione di rifugiati da distribuire in paesi abitati da 500 milioni di persone non devono costituire un problema”. Alla cerimonia la Svizzera era rappresentata dall’ambasciatore in Lussemburgo Urs Hammer.

ats/mas

Dal TG20:

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