Per bocciare un allievo in Francia dal prossimo anno servirà l’autorizzazione scritta dei genitori o quella dello studente se quest’ultimo è maggiorenne.
Il Ministero dell’educazione ritiene che la riforma possa evitare di demotivare gli alunni meno diligenti, i quali potrebbero abbandonare gli studi anzitempo. La bocciatura, quindi, è considerata un’eccezione da accompagnare con un programma personalizzato che permetta allo scolaro di colmare le lacune.
La revisione nasce anche dall’esigenza di tagliare i costi. Le bocciature costano infatti allo stato due miliardi di euro all’anno. In Francia il 28% degli allievi è stato almeno una volta ripetente, contro il 12% della media europea.
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RG 12.30 del 21.11.14 - La corrispondenza di Alessandro Grandesso