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Sinai, attacchi rivendicati

Un gruppo legato allo Stato islamico si è attribuito la responsabilità - Controffensiva dell'esercito

  • 30 gennaio 2015, 11:26
  • 7 giugno 2023, 04:16
Ucciso un uomo che stava piazzando una bomba a Port Said

Ucciso un uomo che stava piazzando una bomba a Port Said

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Gli attacchi che hanno causato la morte di almeno 32 persone nel nord dell’Egitto, nel Sinai, sono stati rivendicati da un gruppo jihadista affiliato all’autoproclamato Stato islamico. Ansar Bait al Maqdis, che di recente ha preso il nome di Stato del Sinai, si è attribuito la responsabilità dei quattro attacchi che hanno colpito la regione.

Le forze di sicurezza, dopo la rivendicazione, affermano di aver ucciso un uomo mentre tentava di piazzare una bomba a Port Said.

In seguito agli attacchi, i più sanguinosi da mesi, il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha interrotto la sua visita in Etiopia, dove doveva partecipare a un vertice dell’Unione africana, per tornare al Cairo a seguire la situazione, mentre l'esercito ha lanciato una controffensiva nel Sinai settentrionale, anche con l'uso di elicotteri da combattimento.

REUTERS/AP/sf

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