Venerdì in giornata si sono avute le prime aperture da parte delle autorità di Mosca all’ipotesi della bomba a bordo come causa del disastro aereo di sabato scorso nel deserto del Sinai, che ha causato la morte dei 224 passeggeri (quasi tutti cittadini russi) dell’Airbus diretto a San Pietroburgo.
Il capo dei servizi segreti russi (FSB) Aleksandr Bortnikov ha del resto detto che è necessario sospendere i voli dell’aviazione civile russa in Egitto fino a quando non saranno chiariti i motivi della disgrazia, tesi sposata appieno dal presidente Vladimir Putin che ha deciso d’applicare tale blocco.
Le altre compagnie aeree stanno intanto estendendo le misure precauzionali a tutto il territorio egiziano. L’olandese KLM ha infatti deciso che pure chi parte dal Cairo potrà farlo solo con bagaglio a mano, mentre l’ENAC che gestisce l’aviazione civile italiana ha disposto che i suoi vettori con voli in partenza da Sharm El Sheikh organizzino autonomamente controlli di sicurezza straordinari. Intanto, allo scalo sul Mar Rosso le file di persone in attesa di rientrare ormai sono interminabili.
Reuters/ANSA/AFP/EnCa
Dal Quotidiano:
RG 12.30 del 06/11/2015 - Il servizio di Lucia Sgueglia
RSI Mondo 06.11.2015, 17:09
RG 18.30 del 6 novembre 2015 La corrispondenza di Enrico Pagano
RSI Mondo 06.11.2015, 19:06