I caccia statunitensi hanno bombardato di nuovo, nella notte di venerdì, le postazioni dello Stato Islamico (IS) in Siria. Massimo riserbo, al momento, da parte de Pentagono sugli obiettivi colpiti ma l'Osservatorio per i diritti umani ha riferito di almeno 31 esplosioni nella provincia di Raqqa, roccaforte dell'IS, e di attacchi aerei sulla provincia di Homs.
Intanto, il ministro degli Esteri brasiliano, Luiz Alberto Figueiredo, ha ribadito che il suo paese è contrario ai raid. "La visione del Brasile è che l'uso della forza o è per legittima difesa o è autorizzato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Così è previsto nella Carta dell'Onu. Questa è sempre stata la nostra posizione, che non è in contrasto con quella della comunità internazionale: al contrario, tutta la comunità internazionale pensa in questo modo", ha detto parlando da New York, dove ha incontrato il segretario di Stato americano, John Kerry.
M.Ang./ATS
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RG 12.30 del 27.09.14 - Manjula Bhatia in studio con Monica Terzaghi