Mondo

Spiagge da sogno proibite

Le Filippine seguono l'esempio thailandese e difendono l'isola di Borocay chiudendola per sei mesi ai turisti

  • 5 aprile 2018, 09:56
  • 8 giugno 2023, 18:15
I turisti potranno tornare sulla spiaggia a Boracay solo alla fine del divieto governativo

I turisti potranno tornare sulla spiaggia a Boracay solo alla fine del divieto governativo

  • Reuters

La Thailandia nei mesi scorsi ha reso “off limits” all’overdose di turisti la baia di Maya Bay, resa celebre dalle nuotate di Leonardo Di Caprio nel film “The beach”. Ora pure le Filippine si mobilitano visto che nel loro territorio, un altro paradiso turistico rischia di essere spazzato via dall'eccessivo sfruttamento, e quindi resterà chiuso per sei mesi.

Si tratta dell'isola di Boracay, meta di quasi 2 milioni di visitatori l'anno. La chiusura, riporta la BBC, è stata decisa dal presidente filippino Rodrigo Duterte dopo aver verificato che ristoranti e alberghi dell'isola hanno riversato liquami direttamente in mare.

“Non tollererò che Boracay sia trattata come un pozzo nero”, ha tuonato il leader che ha annunciato la chiusura per il 26 aprile. Le 500 attività commerciali dell'isola hanno manifestato la loro preoccupazione ma il Governo filippino ha assicurato loro un congruo sostegno finanziario, anche perché l’anno scorsole imprese di Boracay hanno incassato dal turismo oltre 1 miliardo di franchi.

ATS/Reuters/EnCa

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