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Spiragli di dialogo in Ecuador

La principale organizzazione indigena pronta a trattare con il presidente, ma i disordini a Quito non cessano e scatta il coprifuoco

  • 12 ottobre 2019, 23:33
  • 9 giugno 2023, 16:59

NOT 21.00 12.10.2019 Ecuador

RSI Mondo 12.10.2019, 23:31

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Di: ATS/pon

La principale organizzazione indigena dell'Ecuador, "dopo consultazioni con le comunità", ha annunciato sabato che accetta di partecipare a un "dialogo diretto" proposto dal presidente Lenin Moreno, dopo dieci giorni di crisi sociale senza precedenti causata dalle riforme economiche promosse in cambio di un prestito del Fondo monetario internazionale da 4,2 miliardi di dollari.

Si tratta di una virata a 180 gradi rispetto alla precedente posizione di chiusura espressa dalla stessa CONAIE, che aveva giudicato "non credibile" l'offerta di negoziato da parte del capo dello Stato, a meno che venisse abrogata la misura più controversa, la soppressione delle sovvenzioni sul carburante. Si potrà dunque discutere, ma l'obiettivo degli oppositori resta quello di una cancellazione o modifica del decreto contestato.

Non sono tuttavia cessati gli scontri a Quito, messa a ferro e fuoco da manifestanti a volto coperto, che hanno saccheggiato e dato alle fiamme l'ufficio dell'ispettorato generale delle finanze, scontrandosi con la polizia. Parallelamente si è svolto invece pacificamente un corteo di donne. Le proteste sono costate fin qui cinque morti e duemila feriti. Lenin Moreno, che già mercoledì aveva trasferito la sede del Governo a Guayaquil e decretato lo stato di emergenza per 60 giorni, ha deciso di dichiarare il coprifuoco nella capitale.

Le proteste in Ecuador

Telegiornale 13.10.2019, 14:30

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