Stop a due commissari UE

La commissione per gli affari giuridici del Parlamento europeo ha "sospeso" la procedura di nomina per due dei 26 commissari designati: la romena Rovana Plumb, indicata per il portafoglio dei trasporti, e l'ungherese Laszlo Trocsanyi, in corsa per l'allargamento. Lo stop - motivato col conflitto di interessi - giunge prima ancora dell'inizio delle audizioni, al via lunedì.

Secondo indiscrezioni, nel caso di Plumb sarebbero state riscontrate discrepanze tra la dichiarazione dei redditi fatta in Romania e quella presentata alla UE, e a Trocsanyi si contesterebbero opacità sui redditi dopo la sua nomina a giudice della Corte costituzionale.

D'altra parte numerosi osservatori avevano già previsto che i parlamentari europei avrebbero dato filo da torcere alla rumena, implicata in un presunto caso di corruzione. Lo stesso vale per l'ungherese, già guardasigilli del Governo di estrema destra di Viktor Orban, tra i protagonisti di quelle riforme della Giustizia contro cui, proprio sulla spinta del Parlamento europeo, il Consiglio dell'UE ha aperto una procedura sullo Stato di diritto.

In queste ore molti si aspettano che l'Esecutivo della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, chieda alle cancellerie dei due Paesi di indicare nuovi candidati e sono in corso contatti col presidente del Parlamento europeo David Sassoli.

Intanto Budapest è sul piede di guerra. "I deputati pro-immigrazione nel Parlamento europeo non possono tollerare che un membro della nuova Commissione sia qualcuno che ha servito come ministro della giustizia quando l'Ungheria chiuse i confini agli immigrati. Ai partiti pro-immigrazione piacerebbe veder riaperti i confini agli immigrati proprio come ha fatto il nuovo Governo di sinistra italiano".

ANSA/ATS/M. Ang.