La Corte suprema nordcoreana ha condannato Otto Warmbier, cittadino statunitense e studente di 21 anni della University of Virginia, a 15 anni di lavori forzati perché riconosciuto colpevole di “atti ostili” contro lo Stato. A poco più di due settimane dalla conferenza stampa tenuta a Pyongyang con tanto di richiesta di clemenza e ammissione dei crimini commessi, Warmbier è stato sanzionato per «essersi impossessato di un oggetto che riportava uno slogan propagandistico, da lui trovato in un'area riservata al personale» dell’hotel dove alloggiava.
I media della Corea del Nord annunciarono il suo arresto il 22 gennaio scorso a causa dell'ingresso «in veste di turista con lo scopo di condurre attività criminali contro lo Stato e con la tacita connivenza del governo USA».
Per il regime nordcoreano il comportamento dello studente è sufficiente per motivare «una sentenza esemplare». Sentenza maturata nel mezzo delle tensioni per le nuove minacce di test nucleari di Pyongyang, le manovre militari congiunte di Seul e Washington, e dopo le nuove sanzioni dell'ONU decise in risposta al quarto test atomico del 6 gennaio e al lancio del razzo/satellite del 7 febbraio.
ATS/Swing