Trump, "Rivelazioni abbondanti"

La Casa Bianca si prepara ad opporsi formalmente, già nella giornata di venerdì, all'inchiesta sull'impeachment dei Democratici, come confermato da Rudy Giuliani, avvocato personale del presidente. La missiva di protesta sarà inviata dall'ufficio del consulente legale della Casa Bianca a Nancy Pelosi che, la settimana scorsa, aveva annunciato l’inizio formale delle indagini, ma senza aver chiesto il consenso della Camera, come fu fatto per i casi relativi a Richard Nixon e Bill Clinton.

Nel frattempo, l'ex inviato speciale degli Stati Uniti in Ucraina Kurt Volker è stato ascoltato giovedì per più di otto ore dal Congresso. La sua testimonianza avrebbe fornito "prove abbondanti", secondo quanto emerso da fonti democratiche.

Secondo il Wall Street Journal, però, Donald Trump ordinò la scorsa primavera la rimozione dell'ambasciatrice USA dopo che Giuliani si lamentò del fatto che Marie Yovanovitch stava minando i suoi sforzi volti a persuadere Kiev ad indagare su Joe Biden e suo figlio.

Volker ha anche affermato che al Dipartimento di Stato, almeno un funzionario era preoccupato che gli aiuti militari in Ucraina fossero stati sospesi "a causa di una campagna politica interna" e che l'avvocato personale di Donald Trump, Rudy Giuliani, stava conducendo un'indagine sul Biden.Circostanza però smentita dallo stesso Giuliani: "Il presidente non ha incaricato il Paese di indagare su un avversario politico" - ha affermato - "Voleva un'indagine su un ex vicepresidente degli Stati Uniti in grave conflitto che ha danneggiato la reputazione degli Stati Uniti in Ucraina".

Donald Trump ha apertamente annunciato, intanto, l'intenzione di chiedere alle autorità di Pechino d'indagare sull'operato di Joe Biden e sul figlio. A detta del presidente, che si riferiva a un'identica domanda rivolta a Kiev - ragione per la quale i democratici ora vogliono la sua destituzione - ciò che è successo in Cina è altrettanto grave di quanto è capitato in Ucraina. Negli Stati Uniti, la legge federale vieta espressamente di sollecitare, ricevere o accettare aiuti dall'estero in materia di elezioni.