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Trump: "Siamo più forti di prima"

Nel corso del suo primo discorso dopo settimane lontano dai palchi politici, l'ex presidente USA ha ribadito: "Le elezioni sono state rubate!"

  • 1 marzo 2021, 01:22
  • 10 giugno 2023, 08:58

RG 24.00 del 28.02.2021 - Trump parla ai Conservatori a Orlando

RSI 01.03.2021, 01:12

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“Vi sono mancato?”: così si è aperto il discorso di Donald Trump di fronte ai partecipanti alla Conferenza dei conservatori americani (CPAC) a Orlando. Conferenza in conclusione della quale ha avuto luogo il sondaggio informale che gli ha assegnato una schiacciante vittoria: tra i possibili candidati repubblicani per la corsa alla Casa Bianca nel 2024, l’ex presidente ha raccolto il 55% delle preferenze. Il 21% ha preferito il governatore della Florida Ron De Santis e il 4% la governatrice del South Dakota Kristi Noem, entrambi sostenitori di Trump.

“Il nostro viaggio insieme è lungi dall’essere finito”, ha affermato l’ex inquilino della Casa Bianca, che ha assicurato che la sua intenzione non è quella di creare divisioni all'interno del partito repubblicano: “Non stiamo dando il via a nuovi partiti e non divideremo il nostro potere e la nostra forza. Saremo uniti e forti come mai prima d'ora".

In seguito, per buona parte del discorso, ha criticato quanto fatto finora dall’amministrazione Biden: immigrazione, economia, lavoro, salute sono stati trattati in maniera “disastrosa” secondo Trump. “Siamo passati da ‘America first’ ad ‘America last’”. Quella del nuovo presidente è stata, stando a Trump, una campagna elettorale “fatta di menzogne”.

Non c’è stato il tanto atteso annuncio di una sua ricandidatura alle presidenziali del 2024, solo un “Potrei decidere di battere di nuovo i democratici”, che però non ha approfondito.

Non era mai successo che un ex presidente tornasse così presto alla carica in seguito alla sconfitta alle elezioni, ma lui lo ha fatto, approfittandone per ribadire il suo mantra – “Le elezioni le ho vinte io, al contrario di quanto continuano ad affermare i fake news media” – accolto dall’urlo della folla “Abbiamo vinto!”.

Non sono nemmeno mancate aspre critiche alla cosiddetta cancel culture: “Quando Twitter, Facebook e altri social media mettono a tacere le voci dei conservatori, dovrebbero essere puniti”.

reuters/mrj

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