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Trump grazia Manafort e Stone

Nuove serie di provvedimenti del presidente, ne beneficia anche il padre di Jared Kushner, suo genero e consigliere

  • 24 dicembre 2020, 08:22
  • 10 giugno 2023, 07:16

RG 08.00 del 24.12.2020 Il servizio di Claudio Bustaffa

RSI Mondo 24.12.2020, 09:07

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Di: AFP/pon

Donald Trump, il cui mandato alla presidenza degli Stati Uniti arriverà a conclusione fra meno di un mese, ha concesso mercoledì sera grazie o commutazioni di pena ad altre 29 persone, che si aggiungono alle 20 annunciate già la vigilia. Tra loro spiccano due ex collaboratori, Paul Manafort e Roger Stone, che erano stati condannati in relazione al caso Russiagate, e il padre di Jared Kushner.

Roger Stone era stato condannato in relazione al Russiagate

Roger Stone era stato condannato in relazione al Russiagate

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Manafort - ex direttore di campagna di Trump - aveva ricevuto una pena di sette anni e mezzo dopo essere stato condannato in Virginia ed essersi dichiarato colpevole davanti a un'altra corte federale a Washington nel 2018 per una serie di reati su cui aveva indagato il procuratore Robert Mueller. Da alcuni mesi scontava la pena a domicilio, a causa della pandemia. "Le parole sono insufficienti per esprimere la nostra riconoscenza", ha twittato dopo aver ricevuto la notizia del perdono presidenziale. Stone, invece, aveva mentito al Congresso nel corso dell'inchiesta. Trump già gli aveva evitato il carcere commutandogli la pena in luglio, ora è arrivata la grazia.

Charles Kushner, genitore del genero e consigliere dell'inquilino uscente della Casa Bianca, era stato condannato invece nel 2004 per malversazioni fiscali.

Le grazie, che seguono quella dell'ex consigliere Michael Flynn in novembre, hanno fatto insorgere una volta di più i democratici, che accusano Trump di abusare del suo potere per favorire amici. "Il peggio deve ancora arrivare!", ha twittato per esempio l'ex consigliere della Casa Bianca sotto Barack Obama, David Axelrod, ma anche il senatore repubblicano Ben Sasse non ha apprezzato la mossa: "Marcio fino al midollo", ha commentato.

Gli altri beneficiari sono, per non citarne che alcuni, la moglie di un ex deputato repubblicano, che aveva abusato dei fondi per una campagna, un agente di polizia che fece aggredire dal suo cane un senza fissa dimora che si era già arreso, una guardia di confine che picchiò un immigrato clandestino e una donna che con altri truffò l'assicurazione malattia per 50 milioni di dollari.

Della prima ondata di misure, la vigilia, avevano fra gli altri beneficiato quattro ex militari passati al servizio dell'agenzia di contractor Blackwater, riconosciuti colpevoli dell'uccisione di 14 civili iracheni nel 2007 a Baghdad sparando con fucili mitragliatori e lanciando granate in un incrocio affollato. Una carneficina che aveva suscitato l'indignazione del mondo intero. Hanno servito lealmente e a lungo il paese, secondo la motivazione del provvedimento fornita dalla Casa Bianca. "Sapevo che non avremmo avuto giustizia", ha invece reagito l'investigatore iracheno che condusse l'inchiesta, mentre per Claire McCaskill, ex senatrice democratica che sedeva alla commissione forze armate, "la grazia disonora il nostro esercito".

Blackwater, nel frattempo scomparsa, era stata fondata da Eric Prince, grande sostenitore di Trump e fratello della ministra dell'educazione Betsy DeVos.

La grazia di Trump

Telegiornale 24.12.2020, 21:00

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