Un nuovo caso di aggressione vede coinvolto un conducente della società Uber. Questa volta l'affiliato all'app, attiva in 70 città del mondo fra cui Zurigo e Ginevra, ha violentato una donna nella provincia indiana di New Delhi.
La vittima, impiegata in una società finanziaria di Gurgaon, dopo aver trascorso il venerdì sera con amici ha chiamato un "taxi" per tornare a casa, ma l'autista che si è presentato invece di riaccompagnarla al domicilio l'ha portata in una zona isolata e stuprata, sotto la minaccia di una sbarra di ferro. L'aggressore è stato poi arrestato sabato a Mathura, a 160 chilometri da New Delhi.
A settembre, a San Francisco, un altro associato del medesimo servizio era stato arrestato dopo aver preso a martellate un passeggero.
M. Ang./ATS