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Ucciso fratellastro di Kim Jong-un

Kim Jong-nam è stato trafitto da punte avvelenate in Malaysia - Mistero attorno ai mandanti

  • 14 febbraio 2017, 15:46
  • 8 giugno 2023, 04:14
Kim Jong Nam nel 2001. Non vi è certezza che si tratti veramente di lui

Kim Jong Nam nel 2001. Non vi è certezza che si tratti veramente di lui

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Un omicidio degno di una spy-story è stato compiuto in Malaysia, dove Kim Jong-nam, il fratellastro più grande del leader nordcoreano Kim Jong-un, è stato ucciso lunedì mattina. Lo riferiscono i media sudcoreani, in base a fonti del governo di Seul.

L'assassinio di Kim, considerato dal 1994 al 2001 il vero delfino del "caro leader" Kim Jong-il, è avvenuto all'aereoporto di Kuala Lumpur, dove due donne non identificate avrebbero freddato Kim Jong-nam "con punte avvelenate" per poi svanire nel nulla. L'azione ha rafforzato la convinzione della polizia locale che possa esserci Pyongyang dietro l'operazione.

Se l'ipotesi delle fonti governative di Seul fosse confermata, si tratterebbe del secondo caso di morte di un'altra alta personalità della famiglia Kim, al potere da 70 anni circa, dopo l'esecuzione nel 2013 di Jang Song-thaek, zio del leader attuale, una volta suo tutore e numero due del regime.

Kim Jong-nam, 45 anni, era nato dalla relazione tra il "caro leader" e Sung Hae-rim, un'attrice, morta a Mosca: la sua caduta in disgrazia fu causata dal goffo tentativo di raggiungere il Giappone nel 2001, con un passaporto falso dominicano, per godersi una vacanza a Disneyland-Tokyo.

ATS/M. Ang.

Dal TG20:

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