La sete di guadagno per anni ha spinto un farmacista tedesco ad annacquare i medicinali contro il cancro che vendeva ai pazienti. In Germania viene definito uno dei più gravi scandali sanitari di sempre: una truffa portata avanti per anni da un professionista della salute della Ruhr, che da lunedì deve difendersi dalle accuse di lesione aggravata plurima e frode ai danni di centinaia di pazienti malati di cancro nonché di truffa alle casse malati per un totale di 56 milioni di euro.
Il farmacista di Bottrop, secondo l’accusa, ha alterato la composizione di qualcosa come 61’980 preparati. L’imputato, arrestato nel novembre del 2016, aggiungeva l’acqua a sostanze utilizzate per la chemioterapia. Raddoppiava il numero delle fiale che poi rivendeva, come fossero originali, nella sua farmacia situata nel centro della città renana.
Le conseguenze più pesanti le hanno subite i tanti pazienti che al posto delle medicine prescritte, hanno fatto i trattamenti con un miscuglio di dubbia qualità ed efficacia. Le vittime sarebbero diverse centinaia e 120 hanno sporto denuncia. Anche se nel frattempo diversi malati affetti dal cancro sono deceduti, per la procura è stato impossibile dimostrare con certezza un legame diretto fra la somministrazione dei medicinali manipolati e i decessi. In caso di una condanna il farmacista rischia fino a quindici anni di reclusione.
Diem/RG
RG 18.30 del 13.11.2017 - La corrispondenza di Walter Rauhe
RSI Mondo 13.11.2017, 18:37