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"Un grande passo per la pace"

Trump annuncia il suo piano per il Medio Oriente, una "soluzione realistica a due Stati" che però favorisce Israele - I palestinesi "dicono no"

  • 28 gennaio 2020, 19:52
  • 9 giugno 2023, 21:30

Le considerazioni di Emiliano Bos nell'RG delle 18.30 del 28.01.20

RSI Mondo 28.01.2020, 19:52

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Di: AFP/ATS/pon

"Un grande passo verso la pace", ma anche "l'ultima possibilità per il Medio Oriente": con queste parole Donald Trump ha annunciato martedì il suo piano di pace, che prevede una "realistica soluzione con due Stati": accanto a Israele anche uno palestinese, che riceverebbe 50 miliardi di dollari di aiuti, ma dovrebbe poi liberarsi dalla "dipendenza dagli aiuti internazionali". Nel suo discorso Trump ha evocato Gerusalemme "capitale indivisibile di Israele" e la possibilità che Gerusalemme Est sia capitale dello Stato palestinese. Alle trattative vengono dati quattro anni di tempo, durante i quali la colonizzazione verrebbe congelata.

Medio Oriente, il piano di pace di Trump

Telegiornale 28.01.2020, 21:00

Dettagliato, comprende 80 pagine, il piano è una base per negoziati diretti, ha confermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che su Twitter aveva già in precedenza ringraziato il capo della Casa Bianca, definendolo un grande alleato per lo Stato ebraico. E non a caso solo Netanyahu era presente all'annuncio e ha preso la parola: Trump, ha detto, ha riconosciuto che "la sovranità sulla valle del Giordano deve essere israeliana".

Il premier palestinese boccia il piano di Trump

RSI Mondo 28.01.2020, 19:15

Lungi dall'essere la soluzione "win-win" prospettata da Trump, tuttavia, il piano non è stato accolto bene a Ramallah, a cui pone diverse condizioni, non solo la "rinuncia al terrorismo" e la "smilitarizzazione" ma anche, per esempio, la rinuncia al ritorno in Israele dei rifugiati espulsi nel 1948, un diritto sancito invece dall'ONU.

Già lunedì il premier dell'autorità palestinese aveva invitato la comunità internazionale a non assecondare i progetti di Washington, che "garantirebbero a Israele la sovranità su territori palestinesi", gli insediamenti nei territori occupati. Lo storico negoziatore palestinese Saeb Erekat ha denunciato che "l'occupazione temporanea diventerebbe permanente".

Trump ha detto di aver scritto al presidente dell'ANP Mahmud Abbas esortandolo a "scegliere la pace". Abbas ha però anche ricevuto la chiamata del rivale Ismail Haniyeh, leader di Hamas, che gli ha garantito totale sostegno nella sua opposizione alla pace disegnata dal presidente degli Stati Uniti.

Il commento da Washington

Telegiornale 28.01.2020, 21:00

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