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Un summit ad alta tensione

L'emergenza profughi torna sul tavolo dell'Europa, in un vertice a cui prende parte anche Simonetta Sommaruga

  • 16 June 2015, 08:02
  • 16 June 2023, 07:23
Migranti bloccati a Ventimiglia

Migranti bloccati a Ventimiglia

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L'emergenza profughi torna sul tavolo dei ministri degli interni europei, in un vertice a Lussemburgo a cui prenderà parte anche la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga. Un incontro che si svolge in un contesto ad alta tensione politica e sociale in diversi paesi europei, proprio attorno al tema dell'asilo.

L'UE sta lavorando ad un cambio di marcia per rivedere l'accordo di Dublino sui profughi. La commissione europea chiede una maggiore solidarietà tra i Paesi membri, per una diversa ripartizione dei migranti, in particolare quelli in arrivo dall'Eritrea e dalla Siria. Pensato per sgravare Italia e Grecia, Paesi di prima accoglienza, questo piano non fa per nulla l'unanimità tra i 28.

Inoltre ci sono le tensioni politiche di questi giorni, come quella tra Roma e Parigi sul caso di Ventimiglia, con tra l'altro anche la Svizzera che chiude le sue frontiere lungo il confine vallesano, o l'Austria, dove venerdì scorso il governo ha ordinato il rinvio puro e semplice, molto spesso in Italia, di tutti i profughi in arrivo. E cosi oggi a Lussemburgo si rischia lo scontro aperto tra Stati membri sul tema delicatissimo dell'asilo.

Al suo arrivo a Lussemburgo la consigliera federale ha dichiarato che la Svizzera continuerà a fare la sua parte nel prendersi carico dei profughi. Severe le parole del ministro degli interni italiano sul caso dei migranti bloccati a Ventimiglia: “Quella scena è la bancarotta politica dell’Europa”.

La Svizzera partecipa alla riunione odierna come paese membro dello spazio Schengen Dublino, che regola anche la questione dell'asilo. In un contesto di tensioni tra gli Stati membri dell'UE occorrerà capire se e come la Svizzera sarà chiamata a partecipare alla contestata ripartizione dei profughi all'interno dei confini europei. L'UE ha già chiesto al nostro paese di fare la sua parte, resta ora da stabilire cosa questo voglia dire nel concreto, con le ricadute politiche interne che tutto ciò potrebbe provocare, in un anno elettorale come questo.

RG/redMM/Porta

Roberto Porta

Roberto Porta

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RG 07.00 del 17.06.15 Il servizio di Roberto Porta

RSI Mondo 17.06.2015, 10:41

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