Centinaia di migranti, stanchi di aspettare gli autobus, hanno sfondato le linee della polizia ungherese a Roszke, vicino al confine serbo, e si sono messi in marcia sulla principale autostrada verso Budapest.
Roszke, in Ungheria, vicino al confine con la Serbia
In molti sono stati bloccati dagli agenti mentre altri sono riusciti a fuggire tra i cavalcavia dell'autostrada. I fermati sono stati condotti davanti a un campo delimitato da filo spinato e reti dove si rifiutano di entrare. Diverse decine di profughi che hanno rotto il cordone della polizia hanno invece cambiato direzione e si recano ora verso Szeged, centro ungherese una decina di chilometri a nord-est.
Lascia il ministro della difesa ungherese
In Ungheria si registra anche uno sviluppo politico in conseguenza dell’esodo di migliaia di profughi. Il ministro della difesa Csaba Hende ha rassegnato le dimissioni, criticato per le lentezze nell'erigere la barriera al confine con la Serbia. Anche il premier Viktor Orban ha espresso rammarico per i lavori che procedono a rilento.
Csaba Hende
Un muro lungo centinaia di chilometri
ANSA/ludoC