Il partito del presidente venezuelano Nicolas Maduro si è aggiudicato la tornata elettorale legislativa svoltasi ieri, domenica, nel Paese sudamericano. Lo ha confermato, lunedì, la locale Autorità per le elezioni sottolineando però una forte astensione dal voto che, per l'opposizione guidata dall'autoproclamato presidente Juan Guaidò avrebbe raggiunto addirittura l'80 per cento.
L'astensione dell'opposizione (che ha racimolato solo il 18% dei voti dei pochi oppositori che non hanno seguito l'appello al boicottaggio) ha permesso ai candidati del presidente Maduro del suo "Grande polo patriotico" di trionfare aggiudicandosi così i seggi in palio al Parlamento venezuelano, unico organo finora non controllato da Maduro, con il 67,7% dei 5,2 milioni di suffragi espressi su circa 20 milioni di aventi diritto. L'Autorità per le elezioni non ha specificato quanti dei 277 seggi del Parlamento sono andati alla coalizione di Maduro.
Immediata la reazione di Stati Uniti (il Segretario di Stato Mike Pompeo ha parlato di "pura e semplice frode"), del Brasile, il cui ministro degli esteri ha definito le elezioni venezuelane "una farsa" e dell'Unione europea che ha detto di non riconoscere il risultato.
ATS/ANSA/AFP/Swing