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"Via i migranti economici"

L'UE discute del loro rinvio, "solo così si può aiutare chi ha bisogno di protezione"

  • 8 ottobre 2015, 13:01
  • 7 giugno 2023, 13:35
L'arrivo del ministro dell'interno tedesco Thomas de Maizière

L'arrivo del ministro dell'interno tedesco Thomas de Maizière

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L'Unione Europea deve rafforzare la sua politica di rimpatrio dei migranti economici, criticata per la sua inefficacia (viene eseguito solo il 40% delle espulsioni intimate ai clandestini). Vanno in questo senso le dichiarazioni rilasciate da diversi ministri dell'interno al loro arrivo oggi (giovedì) in Lussemburgo, per un incontro sul tema. Si conferma il piano anticipato mercoledì dal Times, ma non la cifra di 400'000 rinvii previsti.

"Possiamo accettare di sostenere le persone a cui occorre protezione solo se quanti non ne hanno bisogno non giungono da noi o vengono respinti rapidamente", ha spiegato il tedesco Thomas de Maizière. "Bisogna spezzare il legame fra l'aver compiuto un viaggio pericoloso per raggiungere l'Europa e il diritto di restarci", gli ha fatto eco la britannica Theresa May.

Londra e Berlino non sono comunque al 100% in sintonia, visto che la Gran Bretagna non partecipa al meccanismo di ridistribuzione dei richiedenti l'asilo approdati in Grecia o in Italia. Si è detta invece disposta ad accogliere 20'000 siriani prelevati direttamente dai campi profughi nei paesi vicini alla Siria.

Simonetta Sommaruga: proteggere chi ne ha bisogno

Da parte sua la consigliera federale Simonetta Sommaruga ha affermato che occorre fare tutto il possibile "per proteggere chi veramente necessita protezione, e sono in molti". “Penso che la Svizzera in questo possa contribuire, fare pressione, in quanto senza una politica d'asilo europea solidale non possiamo risolvere l'attuale crisi dei rifugiati” ha detto aggiungendo che negli ultimi anni non si è riusciti ad avanzare.

Al centro della seduta odierna dei ministri vi sono la migliore protezione delle frontiere esterne dell'UE e una più efficiente espulsione di tutti coloro che non ottengono asilo. La ministra elvetica reputa positivo il fatto che all'incontro dei ministri si discuta anche del meccanismo d'emergenza. Secondo una proposta della Commissione UE la ridistribuzione degli asilanti in futuro deve essere effettuata in base a un meccanismo permanente.

Paesi sicuri, disaccordo sullo status della Turchia

In discussione c'è anche una lista di paesi sicuri, i cui cittadini non hanno diritto all'asilo, come per esempio Albania, Kosovo e Macedonia. Gli Stati dell'UE sono in disaccordo su come considerare la Turchia, se questa debba o no essere inserita nella lista. “Penso che se ne debba discutere”, ha detto Sommaruga. Secondo la presidente della Confederazione attualmente nella media europea oltre il 20% di richiedenti asilo provenienti dalla Turchia viene accolto. “Anche in Svizzera abbiamo cifre simili”, ha aggiunto Sommaruga, precisando che la Confederazione non mette la Turchia nella lista dei paesi di origine sicuri.

pon/ATS

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