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Violenta esplosione a Yancheng

Uno stabilimento industriale è deflagrato provocando la morte di almeno 47 persone; decine i feriti, alcuni in condizioni gravissime

  • 22 March 2019, 07:03
  • 9 June 2023, 07:06

Esplode azienda chimica in Cina

RSI Mondo 22.03.2019, 08:45

I morti dopo la violenta esplosione che giovedì ha devastato un impianto chimico cinese sono saliti a 47. Questo il bilancio più aggiornato, diffuso dalle autorità locali, della deflagrazione che ha devastato l’impianto chimico della Tianjiayi Chemical e le aree limitrofe a Yancheng, nella provincia orientale del Jiangsu.

Secondo fonti locali, i soccorritori sarebbero ancora in azione nella zona dell’esplosione mentre vengono segnalati 90 feriti in condizioni critiche e diverse centinaia di persone, alcune fonti parlano di circa 600, sono soggette a cure mediche per ferite di varia gravità.

L'esplosione ha devastato anche numerose strutture vicine al sito industriale

L'esplosione ha devastato anche numerose strutture vicine al sito industriale

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L’esplosione ha distrutto diversi stabili che componevano il sito industriale, devastato le abitazioni dei dintorni e ha provocato una densa colonna di fumo che si è levata alta nel cielo. Lo stabilimento industriale si occupava della produzione di concimi e molti operai sono rimasti intrappolati tra le strutture crollate dopo essere esplose, stando a quanto riferisce l’agenzia di stampa Nuova Cina.

Notiziario 06.00 del 22.03.2019

RSI Mondo 22.03.2019, 07:33

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Si tratta di una delle peggiori catastrofi negli ultimi anni in Cina. I residenti nei pressi del sito industriale, venerdì mattina, sotto choc, erano ancora al lavoro per cercare di sistemare le loro abitazioni dai danni dell'esplosione sotto una cappa di fumo ancora ben visibile a diversi chilometri di distanza. Considerati i danni, le autorità non hanno esitato a definire i danni della deflagrazione come fossero stati provocati da un terremoto di magnitudo 2,2.

Le autorità locali hanno dovuto evacuare non meno di 3'000 persone dalla zona della catastrofe per il pericolo di inquinamento dell'aria e dell'acqua, ma pure per il timore di esalazioni tossiche che possono ancora sprigionarsi dai resti della fabbrica. Tutte le vie di comunicazione nei dintorni dello stabilimento sono ancora chiuse e presidiate dai cordoni di polizia. Gli inquirenti cinesi hanno avviato un'inchiesta per determinare le cause dell'esplosione, al momento tuttora ignote e, pare, arrestato alcune persone.

ATS/AFP/ANSA/Swing

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