Tredici morti e una quarantina di feriti, tra la gente che assisteva ad un matrimonio, è il bilancio di un bombardamento della coalizione anti-houthi guidata dall’Arabia Saudita a Sanban nello Yemen. La scorsa settimana Ryad aveva negato che i suoi velivoli avevano bombardato una sala per matrimoni a Mokha, nel sud est del Paese. Il radi aveva causato la morte di 131 persone.
Si aprono, frattanto, dei tenui spiragli per riportare la pace nello Yemen. Il partito dell’ex presidente Ali Abdallah Saleh, alleato dei ribelli sciiti houthi sostenuti dall’Iran, ha dichiarato di essere pronto ad accettare le proposte delle Nazioni Unite per riportare la pace nel Paese.
Un primo tentativo di riunire a Ginevra, a fine giugno, le parti in conflitto, era fallito. A inizio settembre l’ONU aveva ricevuto rassicurazioni, poi disattese per un nuovo round negoziale. Se il campo di Saleh potrebbe accettare le nuove proposte del Palazzo di Vetro, la coalizione, guidata dalle monarchie sunnite del Golfo Persico che sostiene il presidente Abd Mansour Hadi, non si è ancora espressa.
Red.MM/AFP/ATS/Swing