Sono 2,2 miliardi le persone a rischio Zika nel mondo, quasi esclusivamente concentrate in Asia, Africa e Sud America. E' quanto emerge dalle mappe realizzate dall'università di Oxford e pubblicate dalla rivista eLife, le prime a usare dati specifici per il virus e non quelli mutuati dai "parenti" Dengue o Chikungunya.
Secondo l'elaborazione, l'Europa dovrebbe per ora essere immune dal virus, mentre negli USA si dovrebbe limitare agli stati del Sud, senza arrivare fino a New York, come teorizzato da altre ricerche.
In Sud America, invece, ad essere interessate sono le zone costiere ma anche molte aree vicino al Rio delle Amazzoni o ai suoi affluenti. "La presenza della zanzara aedes aegipty è solo una delle condizioni necessarie per la diffusione del virus - spiegano gli autori -. Le temperature medie devono essere abbastanza alte da permettere a Zika di replicarsi nell'insetto e ci deve essere una popolazione umana abbastanza grande da trasmetterlo".
Secondo l'ultimo bollettino dell'Oms sono 42 i paesi del mondo che hanno un'epidemia di ZIka in corso, mentre in 17 si può considerare terminata.
ANSA/M.Ang.